Articolo pubblicato originariamente su 21righe.it
di SALVATORE BERLINGIERI
L’amore oltre la vita. Perché l’amore, quello vero, non muore mai. I protagonisti di questa favola del ventunesimo secolo sono due giovani calabresi trapiantati a Milano: Faustino Pugliese e Maria Suppa. Una storia fatta di gioie e soddisfazioni, interrotta bruscamente quando Faustino viene colpito da un male incurabile. L’ultimo anno è vissuto tra cure mediche e tanta voglia di lottare, come un guerriero, senza mai arrendersi, nemmeno dinanzi alla morte.
Da autentico guerriero è lui ad incoraggiare la sua compagna di vita, regalandole sorrisi e speranze. Due giovani calabresi, si è detto, originari uno di Torremezzo, frazione di Falconara Albanese, in provincia di Cosenza, l’altra di Vallelonga, nel Vibonese. Galeotta per il loro incontro è la comune passione per l’arte, la cultura e l’estetica. Maria Suppa, già nota al pubblico calabrese e non solo, è un’imprenditrice, o meglio una parrucchiera, come lei stessa ama definirsi per riscattare una professione nobile, che alterna la sua professione con la passione per la pittura e la scrittura, lasciando anche in questi campi tracce indelebili del suo passaggio. Faustino, un brillante uomo dotato di una cultura umanistica fuori dal comune, lavorava nell’industria automobilistica, pur essendo laureato in lettere moderne e filosofia.
Dal 3 febbraio del 2000 è sempre stato al fianco di Maria Suppa, pronto ad incoraggiarla nell’inseguire i suoi sogni, a sostenerla e a guidarla in quel sentiero che si chiama vita. Sempre al suo fianco, fino al 16 giugno scorso, quando la sua esistenza terrena si arrende dinanzi al male incurabile. Commovente è il giorno che per tutti è considerato il più bello della vita, quello del loro matrimonio, celebrato il 4 giugno scorso, circondati dall’affetto dei parenti e degli amici, di quelle persone che sono sempre state al loro fianco. Faustino, in quel giorno speciale, mette da parte la sua sofferenza per regalare a Maria una giornata indimenticabile, dimostrando, anche in questo, il suo animo nobile e generoso. Faustino, per chi lo ha conosciuto o per chi lo conoscerà adesso, porta a tutti un messaggio di positività, bontà e coraggio. Per tutti è un esempio. È un guerriero che non si arrende dinanzi a nulla. La loro, dunque, è una storia d’amore che va oltre la stessa esistenza terrena, perché è uno di quegli amori che lasciano il segno.
Adesso Maria Suppa ha un’altra missione da portare avanti, nel ricordo dell’amato e mai dimenticato marito, quella di portare a tutti un ricordo, un messaggio di speranza, sempre nel nome di Faustino, attraverso il sostegno alla ricerca e con la promozione di eventi organizzati nel ricordo dell’amato compagno di vita. Un impegno, quello di Maria, proteso anche a sostenere e aiutare quelle persone che si trovano a vivere momenti così tragici e sofferenti. Intanto nel nome di Faustino ha creato un profilo Facebook (faustino pugliese), attraverso il quale lancerà tutte le iniziative. Tra le decisioni assunte, inoltre, anche quella di mettere a disposizione di chiunque voglia leggerla la tesi di laurea di Faustino Pugliese, sviluppata sul profilo storico letterario di due comunità del cosentino, Falconara Albanese e Cerzeto, senza dimenticare il sostegno economico al Centro nazionale di adroterapia oncologica dove il marito è stato in cura.
Anche questo, tutto questo, nel segno di un amore vero, che va oltre la vita e la morte, perché il guerriero Faustino è stato capace di andare oltre pur rimanendo presente nel ricordo di chi lo ha amato, di chi gli ha voluto bene, e di chi imparerà ad amarlo grazie a Maria Suppa. Il loro amore durerà per sempre.